Com’erano gli spettacoli teatrali del passato? Come risuonavano le voci e i gesti? Come provavano le compagnie di Eleonora Duse o di Tommaso Salvini? Quali erano il fascino e le miserie degli attori dell’Ottocento? Come recitavano gli istrioni della Commedia dell’Arte? E cosa è sopravvissuto di quell’arte nella sorprendente meteora del varietà? Due artisti di straordinaria sensibilità come Elena Bucci e Marco Sgrosso raccontano com’era il mondo del teatro prima dell’invenzione della televisione e del cinema, con uno spettacolo ispirato alle opere: Il teatro all’antica italiana di Sergio Tofano, Antologia del grande attore di Vito Pandolfi e a diverse autobiografie, biografie, epistolari e memorie. In un teatro addormentato, tra quinte impolverate e sipari cadenti, riflettori bruciati e nidi di uccelli, rilucono i mestieri che furono: i suggeritori, i trovarobe, gli attori, i guitti, i capocomici, le primedonne, le cantattrici, i brillanti, i portaceste, le balie, le attrici e gli attori che fecero il salto dal teatro e dal varietà al cinema e alla televisione. Questa nuova produzione del TPE si riallaccia agli altri spettacoli in cui Bucci e Sgrosso hanno indagato l’arte del teatro raccontandola attraverso le parole e le storie di chi l’ha vissuta in prima persona: La pazzia di Isabella. Vita e morte dei Comici Gelosi, Non sentire il male (dedicato a Eleonora Duse), Bimba – inseguendo Laura Betti. Un viaggio alla scoperta di una moltitudine poetica e operosa che, dietro le quinte e sul palcoscenico, ha trascorso la vita.