Dopo la riflessione sulla tragedia classica con Lemnos, Bluemotion – Giorgina Pi tornano all’Astra con una nuova produzione del TPE – Teatro Astra incentrata sul tema della Stagione 2022/23: il rapporto con la scienza e i suoi buchi neri. «La tecnologia del silenzio» è il primo verso di una poesia di Adrienne Rich (1929-2012). Il silenzio non va confuso con l’assenza, ci dice la poetessa e saggista femminista americana. Dopo aver combattuto per secoli i principi d’autorità, la scienza rischia di diventare legiferatrice di verità uniche e irrinunciabili. In che modo le democrazie hanno strumentalizzato la scienza come pratica di sottomissione e potere inalienabile? In che modo «il veleno del potere» è entrato nel corpo delle scienze? Lo spettacolo vuole rispondere a questo silenzio assordante a partire dal pensiero di scienziate, filosofe e scrittrici di fantascienza. Donne che hanno immaginato una pluralità di punti di vista scientifici, un cambiamento di prospettiva, donne che hanno vissuto il fare scientifico come avventura e invenzione. Un approccio femminista ed ecologista per superare distorsioni e narrazioni binarie, attraverso il quale trasformare il racconto della materia scientifica. La tecnologia del silenzio è un’opera corale in cui la parola è spesso cantata: ora prende forma di canzone psichedelica rock-progressive, ora diventa il reticolato in versi per costruire momenti di polifonia corale che coinvolge tutte le persone in scena. Sul palco: batteria, basso, chitarra e sintetizzatori analogici degli anni ‘70.
Immagine: opera di Cristiano Carotti 4-WHEEL, 2021, courtesy l’artista e White Noise Gallery, foto Gianluca Pantaleo