Il Capitale
Enrico Baraldi / Nicola Borghesi
Teatro Astra
16 > 18 febbraio 2024

La storia dell’incontro tra una compagnia di teatro e un gruppo di operai metalmeccanici in una fabbrica occupata, insieme sulla scena. Per affrontare oggi Il Capitale di Karl Marx la compagnia Kepler-452 ha vissuto per due mesi all’interno della fabbrica GKN di Campi Bisenzio, occupata dal 9 luglio 2021.
Una compagnia di teatro sceglie di mettere in scena Il Capitale di Karl Marx. Lo decide perché, dopo la fine del primo lockdown, sente la necessità di mettersi in ascolto di chi, nella fase immediatamente successiva, avrebbe perso il posto di lavoro. Nicola ed Enrico decidono così di girare l’Italia alla ricerca di quei luoghi in cui le pagine di Marx diventano persone, spazi, accadimenti. Parlano con braccianti agricoli sikh, lavoratori della logistica, sindacalisti di base. Un giorno finiscono in una fabbrica, la GKN di Campi Bisenzio, che ha appena chiuso. La mattina del 9 luglio 2021 i 422 operai della GKN ricevono una mail: non devono tornare al lavoro il giorno dopo, sono licenziati. Da quel giorno occupano la fabbrica, organizzano una mensa, un ufficio propaganda, dei turni di guardia. All’inizio dell’autunno la compagnia entra per la prima volta alla GKN. Gli operai li invitano a mangiare con loro. La compagnia accetta e chiede pure se possono fermarsi a vivere lì per un po’, per raccogliere materiale per uno spettacolo che si chiama Il Capitale. Gli operai dicono di sì. Da quel giorno, per quell’autunno, loro dormono lì, dentro la fabbrica occupata, su delle brandine. Guadagnano anche un soprannome (in fabbrica tutti ne hanno uno), legato alla loro costante presenza e al numero di domande che rivolgono agli operai in presidio: li chiamano quelli della DIGOS. Nel tempo che trascorrono alla GKN, Nicola ed Enrico intervistano centinaia di operai, partecipano a picchetti, assemblee, manifestazioni, ascoltano, partecipano, osservano, cercando di volta in volta di tornare alle pagine di Marx per tentare di instaurare un dialogo creativo tra Il Capitale e quello che succede al presidio, tra un classico della letteratura filosofica ed economica e un gruppo di esseri umani in carne ed ossa. Poi la loro attenzione si concentra su tre persone in particolare: Iorio, manutentore, Felice, operaio addetto al montaggio e Tiziana, operaia addetta alle pulizie, che invitano in teatro con loro, a Bologna, per fare insieme lo spettacolo. Il Capitale racconta cosa significa trascorrere vent’anni in fabbrica a fare dei pezzi, delle differenze tra chi lo ha fatto e chi non lo ha fatto mai, dell’estrazione di plusvalore, della chiusura di una fabbrica tra tante, di cosa succede quando un gruppo di operai decide di tentare di fare la storia, di come per qualche tempo le logiche del capitale vengano estromesse da un perimetro di spazio, quello di uno stabilimento industriale occupato. Di come il capitale, prima o poi torni a presentare il conto. Il Capitale è soprattutto uno spettacolo sul tempo, sul suo scorrere, su chi lo possiede, su chi lo vende, lo acquista, lo libera.
«Voi, come state? Noi stiamo così, che questa lotta probabilmente, o quasi sicuramente, la perderemo, a meno che GKN non diventi un punto di riscossa collettivo. A meno che non riusciamo a cambiare completamente i rapporti di forza in questo paese. Perché se sfondano qua, fabbrica nuova, grande, fortemente sindacalizzata, possono sfondare dappertutto e ancora di più.»
dal copione
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Durata100 min
Orari
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Ven 16 Febbraio21:00
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Sab 17 Febbraio19:00
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Dom 18 Febbraio17:00
Crediti
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un progetto
Kepler-452 -
drammaturgia e regia
Enrico Baraldi e Nicola Borghesi -
con
Nicola Borghesi e Tiziana De Biasio, Felice Ieraci, Francesco Iorio – Collettivo di fabbrica lavoratori GKN -
con la partecipazione di
Dario Salvetti -
luci e spazio scenico
Vincent Longuemare -
sound design
Alberto Bebo Guidetti -
video e documentazione
Chiara Caliò -
consulenza tecnico-scientifica su Il Capitale di Karl Marx
Giovanni Zanotti -
produzione
Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale