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La Stagione 2023/23 è CECITÀ
La Stagione 2023/24 del TPE Teatro Astra si caratterizza nuovamente per l’impronta fortemente tematica che Andrea De Rosa, alla direzione della Fondazione dal 2021, ha voluto imprimerle. La programmazione dell’intero triennio 2022/24 è stata infatti concepita come un invito rivolto agli spettatori a riflettere sul nostro rapporto con la verità. La Stagione 2022/23 si intitolava Buchi Neri e, nelle sue produzioni principali, ha voluto indagare il rapporto con la verità scientifica. Oggi il TPE propone un cartellone interamente dedicato a un nuovo sguardo sulla relazione con la verità, CECITÀ è il titolo 2023/24: undici produzioni, venticinque spettacoli, un cartellone che va dal 7 novembre 2023 al 26 maggio 2024.
CECITÀ, intesa come quell’atteggiamento di negazione nei confronti delle verità che non vogliamo vedere, è una forma di difesa che ci porta a occultare, a posticipare, a sminuire fatti che altrimenti ci travolgerebbero con il loro portato di inquietudine, sia individuale che collettiva. Invece di guardare con attenzione attiva, ci rifugiamo spesso in un vedere passivo: bombardati da immagini, stimoli e input, scegliamo spesso di confinare il nostro campo visivo, escludendo, per amor proprio, pigrizia o paura, ciò che sta fuori. Guardare. Vedere. Scegliere. Da questa riflessione si è sviluppata la campagna visual della Stagione 2023/24 realizzata da Alfredo Favi e dall’agenzia creativa Arkè. Un manifesto che è un’esplosione di parole, oggetto e soggetto di cecità. Il TPE quest’anno ha deciso di affidare il video trailer della Stagione a una firma d’autore: la sigla che introduce i tanti contenuti protagonisti è stata realizzata dal videoartista Donato Sansone, che ha optato per un taglio dal forte richiamo cinematografico. Sansone, per interpretare il gesto dell’occultamento arbitrario, cita la celebre scena di Un chien andalou del regista surrealista Luis Buñuel.
“I Greci erano superficiali per profondità”: lo scrive Nietzsche nel suo La gaia scienza. Per il filosofo i Greci possedevano la capacità di stare sul bordo dell’abisso e rinnovare sempre il proprio sguardo sul mondo, senza finirci dentro, senza farsi coinvolgere troppo. Ma oggi, noi siamo consci quando scegliamo di non vedere? Quanto è nostra questa scelta che dobbiamo compiere ogni giorno? Quanto è arbitraria e quanto è subita, quanto è condizionata dall’era della condivisione e della circolazione eccessiva di informazioni? Scrollare, cambiare canale, passare al contenuto successivo significa scegliere di non vedere veramente e il rischio che corriamo è quello di isolarci, di autocondannarci, e fingere che il mondo con i suoi problemi non ci riguardi.
Scorpi il calendario degli spettacoli e guarda il trailer della Stagione 2023/24 CECITÀ.