ARCHIVIO TPE
Stagione 2018/19
ELENCO SPETTACOLI
IL RE ANARCHICO E I FUORILEGGE DI VERSAILLES PAOLO ROSSI
Paolo Rossi
Paolo Rossi, il più imprevedibile e incisivo degli attori comici italiani, è presente per la prima volta nella stagione TPE non solo nella veste di autore, ma anche di regista e interprete. In questo spettacolo prosegue con la quarta e ultima tappa il lungo viaggio attorno al pianeta Molière. Rossi, capocomico per eccellenza, dirige una straordinaria compagnia di attori e musicisti e, grazie a un’improvvisazione rigorosa, rende lo spettacolo nuovo ogni sera.
FOCUS@MATS EK
Pompea Santoro /Eko Dance Project / Anteprima Palcoscenico Danza
Nel 1978 Pompea Santoro viene notata ad un concorso da Alberto Testa, che la porta a partecipare al Festival di Spoleto dove Pippo Carbone la invita a presentarsi a Brigit Cullberg Direttrice e fondatrice del Cullberg Ballet di Stoccolma. Proprio nel 1978 il figlio di Brigit, Mats Ek, crea i suoi primi lavori e dal 1980 gli viene affidata la direzione artistica del Cullberg Ballet. Pompea rimane nella compagnia come ballerina fino al 2002 e poi come assistente dello stesso Mats Ek fino ad oggi. In questa serata fa rivivere, attraverso i giovani ballerini dell’Ekodance, progetto da lei creato nel 2012, i ruoli più significativi e importanti che ha interpretato durante la sua lunga carriera.
LA COSA
Claudio Stellato / Halles de Schaerbeek / Piemonte dal Vivo
Quattro stupefacenti boscaioli che in scena tracciano un percorso artistico unico lavorando ancora una volta sulle nozioni di scomparsa e apparizione, superando le frontiere tra corpo umano e materia naturale, rivelando le possibilità di una coreografia del contorsionismo nutrita dalla pratica delle discipline circensi. Di volta in volta e contemporaneamente acrobati, ballerini, performer, attori, mago, artisti figurativi scenografi, i soggetti in scena superano le frontiere del genere nel tentativo organico e sensuale di mescolare l’arte del corpo in movimento ai i materiali naturali.
AVEVO UN BEL PALLONE ROSSO
Angela Demattè / Carmelo Rifici / produzione TPE
Angela Demattè, tridentina anche lei, classe 1980, scrive Avevo un bel pallone rosso nel 2009. Lo spettacolo viene applaudito in Francia, Svizzera, Lussemburgo e Belgio. Oggi, a cinquant’anni dal Sessantotto e a otto dal primo allestimento, Carmelo Rifici ha preparato una nuova e contemporanea edizione dello spettacolo. Il testo torna così in scena in occasione del cinquantesimo anniversario di una stagione di protesta politica e ideale che sarebbe durata più di dieci anni sfociando negli anni di piombo. In scena due personaggi: Margherita e suo padre. Attraverso i loro dialoghi si racconta la vicenda della fondatrice delle Br.
VOGLIAMO TUTTO!
ErosAntEros / Polo del ‘900 / produzione TPE
“L’immaginazione al potere!”, “Non è che un inizio!”, “La bellezza è per strada!”, “Diamo l’assalto al cielo!”, “Prendete i vostri desideri per realtà!”. Questi sono solo alcuni degli slogan che hanno invaso le strade delle città studentesche nel Sessantotto.
Un fenomeno incendiario che in diversi paesi e con modalità differenti ha provocato rivoluzioni in tutti gli ambiti della società e che viene da ErosAntEros ripercorso all’interno di un flusso di testo interpretato da una sola figura in scena.
TERROR
Rdinand Von Schirach / Kami Manns / produzione TPE
Un aereo di linea con a bordo 164 persone viene dirottato da un gruppo di terroristi e punta sullo stadio di Monaco di Baviera dove si sta svolgendo una partita di calcio. Su un Tornado, il maggiore Koch deve scegliere cosa fare: meglio abbattere l’aereo, sacrificando i passeggeri, o rischiare la vita dei 70.000 tifosi? Il dilemma è impossibile: la logica dei numeri non basta. Il maggiore Koch decide di distruggere l’aereo. Per questo viene processato ed è travolto da una serie di accuse: ha obbedito ai suoi superiori? In questo caso, di chi è la responsabilità? E lui è colpevole o innocente?
TALKING HEADS II
Alan Bennett / Valter Malosti
Michela Cescon e Valter Malosti, pluripremiati interpreti del teatro italiano, tornano a lavorare insieme in un progetto dedicato ad Alan Bennett. In scena Michela Cescon dà voce e corpo ad alcuni irresistibili, irriverenti e caustici brani del grande autore inglese, parte della seconda raccolta della serie «Talking Heads», rappresentati per la prima volta in Italia. Protagoniste di queste piccole commedie nere – come spesso accade nella scrittura di Bennett – sono quasi sempre donne, tutte ad un punto di svolta, tutte alle prese con quel momento della vita in cui le loro esistenze apparentemente anonime si squarciano, per rivelare, con dissacrante ironia, un’altra vita possibile, fuori dall’ombra.
CREPES
Radu Popescu / Nino D’Introna / produzione TPE
Presentato in collaborazione con il progetto Fabulamundi, questo testo presenta la vita di un tassista di 65 anni che racconta la sua vita al pubblico mentre cucina crepes che alla fine condividerà con loro. Nel frattempo, attende che qualcuno bussi alla sua porta, non sa quando – qualcuno misteriosamente minaccioso.
MOLIÈRE / IL MISANTROPO
Fabrizio Sinisi / Valter Malosti / produzione TPE
Il Misantropo è oggi un testo totalmente “al presente”, violento, potente, perturbante. Una commedia tragica, venata di una forma di umorismo instabile e pericolante, che porta in sé, appena al di sotto della superficie comica, le vive ferite e il prezzo altissimo costato al suo autore: in essa emergono le nevrosi, i tradimenti, i dolori di un personaggio capace di trasformare tutto il proprio disagio e la propria rabbia in una formidabile macchina filosofica, esistenziale e politica, che interroga e distrugge qualunque cosa incontri nel suo percorso.
(TRA PARENTESI)
Peppe Dell’Acqua / Massimo Cirri / Erika Rossi
La brillante commedia scritta da Michael Frayn è la più rappresentata del Novecento: tradotta in 29 lingue, è stata messa in scena in tutto il mondo ed è anche diventata un film diretto da Peter Bogdanovich. Una farsa che ha saputo oltrepassare i confini del tempo rimanendo di grande attualità e continuando, con la sua verve dal gusto anglosassone, a divertire il pubblico come trent’anni fa.
EDITH PIAF
Melania Giglio / Martino Duane/ Daniele Salvo
Questa è la storia di una piccola donna dalla vita difficile e breve. Un’anima luminosa, infantile, dalla disperata vitalità, una fiamma che durò pochi anni, un bagliore che attraversò il cielo di Parigi per pochi istanti. Édith Piaf, la voce più intensa e straziante del Novecento. Nel suo Édith Piaf, l’usignolo non canta più, prodotto da BisTremila con la regia di Daniele Salvo, Melania Giglio ha fotografato il momento forse più difficile della breve vita (1915-63) della cantante francese.
TUTTA CASA, LETTO E CHIESA
Dario Fo / Franca Rame / Sandro Mabellini / produzione TPE
Tutta casa, letto e chiesa è uno spettacolo sulla condizione femminile, in particolare sulle servitù sessuali della donna. Si ride, e molto, ma alla fine resta addosso una grande amarezza. Il debutto è avvenuto a Milano, alla Palazzina Liberty, nel 1977, in appoggio alle lotte del movimento femminista. Il testo è tuttora allestito in oltre trenta Paesi: la condizione della donna, purtroppo, è simile ovunque e non è cambiata granché da allora. Nel primo brano, Una donna sola, troviamo una casalinga.
GUARDA COME NEVICA – 1. CUORE DI CANE
Michail Bulgakov / Licia Lanera / Qzerty / produzione TPE
Mettere in scena uno dei pilastri della nostra cultura, significa assumersi la responsabilità di lavorare su materiale conosciutissimo, di fare i conti con i grandi maestri del passato, ma anche, e soprattutto, di condividere con il pubblico un immaginario comune, ricreando quasi un rito collettivo dove torna la memoria degli anni di scuola, in cui il suono della campanella scandiva il tempo delle lezioni.
LA MAR DE FLAMENCO
Ballet Flamenco / José Huertas
Uno spettacolo per navigare non solo attraverso i differenti stili del flamenco, ma anche attraverso le onde di diverse danze spagnole che, arricchite dalle singole correnti marittime culturali, hanno dato vita a un’arte condivisa: il sentimento di popoli che con le loro danze, i loro canti e le loro musiche esprimono e proteggono le loro radici.
FESTA FLAMENCA
Ballet Flamenco / José Huertas
Festa Flamenca è un progetto di José Huertas che, accompagnato dai suoi ballerini e musicisti, coinvolge il pubblico nel più puro stile del flamenco. Riunirsi intorno ad una chitarra, far uscire le emozioni lasciandosi trasportare dal ritmo. Non servono regole prestabilite. Bastano le indicazioni basiche che gli stessi danzatori forniranno a tutti coloro che vorranno essere coinvolti. Un’esperienza che ha già incontrato grande successo durante le tournée della compagnia in Spagna e in Germania.
UNA GIORNATA QUALUNQUE DEL DANZATORE GREGORIO SAMSA
Lorenzo Glejeses / Eugenio Barba / Julia Varley
Lorenzo Gleijeses porta in scena la vicenda di Gregorio Samsa, un danzatore immaginario, omonimo del protagonista de La Metamorfosi di Franz Kafka. Lo spettacolo è frutto di quattro anni di confronto con un maestro indiscusso dell’avanguardia teatrale mondiale: Eugenio Barba, che firma qui in oltre mezzo secolo la sua prima regia esterna all’Odin Teatret e senza avvalersi dei suoi attori, e al tempo stesso la sua prima co-regia assieme a Gleijeses e a un’altra leggenda del teatro internazionale, Julia Varley.
IL MAESTRO E MARGHERITA
Michela Lucenti / Emanuele Conte
Emanuele Conte e Michela Lucenti si confrontano con il capolavoro di Michail Bulgakov. Giunto a Mosca sotto le spoglie di un mago accompagnato da un bizzarro corteo di diavoli aiutanti, Satana sconvolge la pigra routine della capitale sovietica. Alle tragicomiche sventure di piccoli funzionari e mediocri burocrati fa da contrappunto la magica storia d’amore tra uno scrittore, il Maestro appunto, e Margherita, la sua inquieta e tenera amante.
MAGNIFICAT
Lia Tomatis / Alberto Oliva / produzione TPE
Come artista il mio compito dovrebbe essere interrogare e interrogarmi, più che dare risposte. Ogni mio spettacolo è il tentativo di dare una risposta alle domande lasciate aperte dallo spettacolo precedente per porre sempre nuove domande.
UN QUADERNO PER L’INVERNO
Armando Pirozzi / Massimiliano Civica
Un quaderno per l’inverno è un testo per due attori in tre scene. Racconta la storia di un introverso professore di letteratura con velleità di poeta, che, rientrando in casa, vi trova un ladro, armato di coltello, che vuole da lui qualcosa di molto insolito: è una questione di vita o di morte. Durante la notte che segue i due personaggi, in bilico tra speranza e disperazione, si confrontano su idee, sentimenti, interrogativi dolorosi, in un dialogo per entrambi nuovo e inaspettato.
FRAME
Alessandro Serra
FRAME si ispira all’universo pittorico di Edward Hopper. Ogni sua opera è stata trattata come un piccolo frammento di racconto dal quale distillare figure, situazioni, parole. Una novella visiva, senza trama e senza finale, direbbe Cechov, una porta semiaperta per un istante su una casa sconosciuta e subito richiusa.
MADE4FORYOU 2019
Pompea Santoro / Paolo Mohovich / Fabio Liberti / Palcoscenico Danza
Una serata giunta ormai alla sua quarta edizione programmata nell’ambito della rassegna Palcoscenico Danza. Ogni anno Pompea Santoro e Paolo Mohovich individuano un coreografo italiano o europeo emergente, ma già riconosciuto nel campo della danza contemporanea formalista, dandogli la possibilità di creare con i danzatori dell’Eko Dance Project e ricevere un aiuto economico alla produzione. Il vincitore 2019 è Fabio Liberti.
VIAGGIO NELLA DANZA
Pompea Santoro / Eko Dance / Mats Ek / Palcoscenico Danza
Eko Dance presenta uno spettacolo dedicato ai ragazzi in cui verrà proposto un viaggio attraverso i più conosciuti balletti del repertorio classico dell’800 e come siano stati rivisitati cent’anni dopo in chiave contemporanea dal coreografo svedese Mats Ek. Alcuni estratti sono stati scelti ad hoc in modo da poter mostrare come una favola si possa trasformare in un racconto dei nostri giorni.
LE BARUFFE CHIOZZOTTE
Carlo Goldoni / Paolo Valerio
Le Baruffe sono l’ultimo testo di Goldoni, fatta eccezione del suo testo d’addio, Le ultime sere di Carnovale che scrive prima della sua faticosa partenza per Parigi. E infatti, in questo affresco di grande leggerezza e irresistibile divertimento, si intravede il colore della malinconia, la sensazione del tempo irresistibile che fugge. Le donne delle Baruffe sono in attesa, hanno una decisa urgenza, quella di non far passare un altro inverno senza essersi maritate.
IL CORPO SUSSURRANDO + INTERPLAY LINK
Balletto Teatro di Torino / Palcoscenico Danza
Nel trittico Il corpo sussurrando spazia attraverso poetiche diverse che si riassumono nel rapporto con il corpo. Con Diviso, riflette sul fatto che ciò che ci attrae è spesso proprio ciò che ci divide. Concept #Live è una composizione di Viola Scaglione per sei danzatori e un’arpa. Balera è in cui i danzatori del BTT si tuffano ad esplorare l’euforia della danza. Apre la serata Passenger_Il coraggio di stare di Tommaso Serratore, coreografia selezionata dal Festival Interplay.
ANFITRIONE
Teresa Ludovico
Il mito di Anfitrione è incentrato sul furto d’identità commesso dal sommo Giove ai danni del valoroso eroe tebano per sedurne la bellissima e incorruttibile moglie Alcmena. Una vicenda che, dall’antichità a oggi, ha conosciuto una lunga fortuna teatrale e letteraria. La storia, di per sé, non è priva di risvolti inquietanti: un uomo che perde ogni certezza su se stesso e una donna ingiustamente accusata di tradire il marito potrebbero ugualmente essere i protagonisti di una tragedia.
GERSHWIN SUITE / SCHUBERT FRAMES
Mm Contemporary Dance Company / Michele Merola / Palcoscenico Danza
Protagonista dell’appuntamento di Palcoscenico Danza è una delle più interessanti compagnie italiane di danza, l’emiliana MM Contemporary Dance Companydiretta da Michele Merola. Presenta Gershwin Suite / Schubert Frames: un dittico creato nel 2018 che mette a confronto due idee coreografiche sulle note di due musicisti geniali e molto diversi fra loro come spirito e linguaggio espressivo.
A FURY TALE
Cristiana Morganti / Anna Fingerhuth / Anna Wehsarg / Palcoscenico Danza
Nel 2016, a cinque anni dall’inizio del percorso di Cristiana Morganti come solista e coreografa indipendente dal Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, nasce A Fury Tale. Accade dopo due coreografie create per il Conservatoire National Supérieur di Parigi e dopo la creazione degli spettacoli Moving with Pina (2010) e Jessica and me (2014), che la vedono entrambi protagonista in scena. Invece in A Fury Tale Cristiana Morganti non danza. Nel ruolo di coreografa e regista si riserva la possibilità di una maggiore distanza critica affidando ai corpi e alle personalità di due donne – alte, pallide, dai capelli rossi, uguali ma diverse – il compito di restituire la sua riflessione sensibile, ironica e in parte autobiografica sul femminile nelle sue molte, possibili declinazioni.
VA PENSIERO
Marco Martinelli / Ermanna Montanari
Va pensiero è una creazione corale, ideata e diretta da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, che racconta il «pantano» delI’Italia di oggi in relazione alla «speranza» risorgimentale inscritta nella musica di Giuseppe Verdi.
FESTA DI FAMIGLIA
Mitipretese / Luigi Pirandello / Andrea Camilleri
Festa di famiglia è una riflessione sulle dinamiche di violenza e sopruso che si possono scatenare all’interno del nucleo familiare. Il pretesto per parlarne è il compleanno di una madre di sessant’anni festeggiata dalle sue tre figlie. Il testo nasce da un originale assemblaggio di testi di Luigi Pirandello: commedie e materiali estratti dalle sue novelle e dai romanzi tagliati e cuciti insieme dal gruppo Mitipretese sotto la guida speciale di un maestro di ironia qual è Andrea Camilleri.
FIORI DI GARZA
Laura Fusco / Palcoscenico Danza
L’anima di tante donne, lunari, misteriose, romantiche, arcaiche ma anche attualissime nelle loro sfide e sogni. La raccontano versi, coreografie, una poetessa e una danzatrice in scena senza musica né scenografie o altri media, ma solo la forza della Parola e la suggestione della Danza. Per la prima volta in Italia e Europa un magico e particolarissimo connubio.
ORESTEA
Anagoor
Si intende proporre una riduzione della trilogia eschilea, Agamennone, Coefore, Eumenidi, in un’unica soluzione scenica dal titolo Orestea / Agamennone, Schiavi, Conversio. I tre capitoli andranno a formare un unico corpus performativo. Il testo sarà assunto nella sua quasi integralità. Un’operazione di traduzione è attualmente in corso. La messinscena, pur affrontando il testo nella sua interezza, non esclude di condensare o espandere nuclei fondamentali del dramma secondo i linguaggi e le tecniche cari al percorso artistico di Anagoor: la visione, il canto, l’orazione.
THE YALTA GAME
Saveria Project
Scritto da Friel nel 2001, The Yalta Game è una rielaborazione del celebre racconto di Anton Čechov La signora col cagnolino. Fulcro della narrazione è la gabbia sociale in cui due personaggi si trovano rinchiusi. Si incontrano in vacanza, si innamorano, si lasciano. All’interno di una trama ordinaria, Čechov inserisce un guizzo geniale: il vero tema del racconto è il rapporto tra verità e finzione.
THE NIGHT WRITER
Jan Fabre / Lino Musella / produzione TPE
The Night Writer-Giornale Notturno, la nuova creazione di Jan Fabre, fra i più importanti artisti contemporanei al mondo, interpretata da Lino Musella. Il primo lavoro realizzato dal maestro fiammingo per le scene italiane, che ne cura anche scene e regia.
MASTERS OF DANCE
Tulsa Ballet / Palcoscenico Danza
Per il ritorno in Europa, il Tulsa Ballet, considerato tra le dieci migliori compagnie degli Stati Uniti, propone una serata in cui celebra il meglio della coreografia del passato e del presente, con un prezioso omaggio a Kurt Jooss. Gli altri due lavori in cui si articola la serata sono Who Cares? di George Balanchine e Shibuya Blues della pluripremiata coreografa colombiana Anabel Lopez Ochoa.
MESSIAHAENDEL
Paolo Mohovich / Palcoscenico Danza
La personale interpretazione di Paolo Mohovich del Messiah, capolavoro di Georg Friedrich Haendel, torna in chiusura dell’edizione 2019 di Palcoscenico Danza. Affascinato dal potente oratorio barocco, il coreografo ha creato uno spettacolo che trae ispirazione dalla ricerca condotta su quest’opera.
PRIMO LEVI A TEATRO / ME MI CONOSCETE
Primo Levi / Valter Malosti / produzione TPE
Nel 2019 si è celebrato il centenario della nascita di Primo Levi. Me, mi conoscete. Primo Levi a teatro è stata fra le più grandi iniziative con cui Torino ha ricordato lo scrittore. Un grande progetto teatrale a lui dedicato, ideato da Valter Malosti con TPE – Teatro Piemonte Europa
in collaborazione con Domenico Scarpa, il Centro Internazionale di Studi Primo Levi, il Comitato
Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Primo Levi e il Polo del ‘900.
PRIMO LEVI A TEATRO / IL SISTEMA PERIODICO
Primo Levi / Valter Malosti / Luigi Lo Cascio / produzione TPE
Il sistema periodico è un punto dove si concentra tutta l’opera di Primo Levi e la sua biografia intellettuale. Tra i suoi libri è quello che occorre leggere se si vuole avere un’immagine completa di lui.
PRIMO LEVI A TEATRO / PIOMBO E MERCURIO
Primo Levi / Valter Malosti / Nino D’Introna / Richi Ferrero / produzione TPE
Piombo. Il protagonista di questo racconto si chiama Rodmund, discendente di una famiglia di lavoratori del piombo. Non si sa quanti anni abbia, né in che epoca viva. Sicuramente in un tempo lontano. Il racconto di Primo Levi fa viaggiare questo uomo attraverso paesaggi e situazioni apparentemente semplici ma sempre accompagnate da un’ombra misteriosa di fantasia. Mercurio. Per dare voce a un uomo assolato e salato, il caporale Abrahams, che con la sua compagna Maggie abita una piccola isola dimenticata nell’Atlantico chiamata «Desolazione», l’attore e artista multimediale Richi Ferrero usa una telecamera per ingigantire gli sguardi, le espressioni, i gesti riportandoli su uno schermo sospeso com’è d’uso nei concerti rock.
DIFFERENT TRAINS + YIDDISHBBUK
Steve Reich / Osvaldo Golijov
Due brani d’oggi per quartetto d’archi ispirati alla Shoah. Steve Reich (1936) da bambino attraversava gli Usa coast-to-coast in treno per fare la spola fra i genitori separati. Negli stessi anni, in Europa, altri treni trasportavano altri bambini verso i Lager. Different Trains (1988) racconta la scoperta di questa traumatica consapevolezza. Yiddishbbuk (1992), fra i primi successi dell’argentino di origini askhenazite Osvaldo Golijov (1960), ricostruisce la musica perduta degli alchimisti di Praga e commemora, con le loro iniziali apposte ai diversi movimenti, i bambini internati a Terezin e uccisi nei campi.